La nostra Scuola

La Scuola Media Riccardo Monterisi è stata costruita nei primi anni ’70 in un quartiere che in quegli anni viveva un notevole sviluppo edilizio e che tutt’oggi costituisce  una zona di espansione della città di Bisceglie.

Riccardo Monterisi, illustre cittadino biscegliese a cui la scuola è intitolata, è stato cultore e studioso della nostra storia locale e “poeta dialettale arguto e sensibile, che interpretò efficacemente l’anima del popolo nei suoi gustosi e ormai rari Versi dialettali biscegliesi (arti Graf. La Veloce, Bisceglie 1926), piegando il dialetto alle più varie notazioni del riso o del pianto, della satira, della lirica, del grottesco, sì che di lui si può dire veramente che mostrò ciò che potea la lingua nostra” (Mario Cosmai – Bisceglie nella Storia e nell’arte – Bisceglie 1968).

” Cu dialétte ca sendémme
da la dé ca nu nascémme,
ca è brutt’e sbrecchenìuse,
tutt’arrungh’e defettìuse,
ma ca è pe mè chiù féne
de na mùseche chiù lendane
de la mèmme e dù attane…”

Il comune di Bisceglie, in cui ha sede la Scuola Media Riccardo Monterisi, fa parte del comprensorio Nord-Barese. Tale comprensorio si caratterizza per un’economia molto attiva basata sulla pesca, sull’agricoltura, sull’industria e sul commercio.

Nell’ambito industriale, esistono realtà aziendali con produzioni qualificate per l’esportazione, nonostante l’insufficiente offerta di servizi alle aziende locali.

Le attività industriali prevalenti del comprensorio riguardano il settore calzaturiero, tessile, dell’abbigliamento ed agroalimentare. È inoltre da evidenziare una forte concentrazione di imprese estrattive e della lavorazione della pietra i cui mercati di sbocco sono prevalentemente all’estero.

È in rapida evoluzione il commercio e la grande distribuzione: sono di recente apertura alcune grosse realtà commerciali che sviluppano una rilevante domanda di stoccaggio, organizzazione e movimentazione delle merci.

Non va dimenticata, inoltre, la crescita del settore turistico e dei servizi ad esso connessi (percorsi dei castelli e delle cattedrali del romanico-pugliese), eventi enogastronomici e località a vocazione turistico-balneare.

La città di Bisceglie sorge in un’insenatura del litorale adriatico, a 16 m sul livello del mare e a 34 km a nord-ovest di Bari. La città ha un’estensione di 68,47 kmq e una popolazione di circa 55.000 abitanti.

Grazie alla sua favorevole posizione geografica, il territorio biscegliese ha conosciuto sin dal Paleolitico Medio la presenza dell’uomo, come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nelle grotte di S. Croce e nelle cave Mastrodonato.

Nel territorio di Bisceglie sono inoltre disseminati alcuni dolmen, monumenti funerari risalenti all’età del Bronzo (3000 – 1000 a.C.), tutti posti su alture. Fra questi, particolare rilievo per l’eccezionale stato di conservazione e per la consistenza numerica dei reperti, ha il dolmen della Chianca, annoverato tra i più importanti d’Europa per dimensioni e bellezza.
La cittadina, nata come piccolo borgo contadino e marinaro in epoca Longobarda, nell’XI secolo assunse la fisionomia di civitas sotto il dominio dei Normanni, epoca di fiorenti commerci, soprattutto marittimi. Gli Svevi continuarono nel territorio l’opera dei Normanni, lasciando importanti testimonianze della loro presenza.

Fra il 1200 ed il 1400 la città visse sotto il dominio degli Angioini prima e degli  Aragonesi dopo e nel 1498 diventò ducato del giovane Alfonso D’Aragona, sposo di Lucrezia Borgia.

Dal 1513 al 1713 la dinastia dei Borboni subentrò nel governo del Regno di Napoli.

Durante il Risorgimento Bisceglie fu un vivace centro di cospirazione, contando tra i nobili e il popolo circa 500 affiliati alla massoneria e alla Carboneria. Durante i moti napoletani del 1820-21 ebbe luogo nel palazzo Tupputi una importante “Dieta delle Puglie”, in cui fu proclamata la Costituzione e ne vennero fissati gli Statuti in dieci articoli (5 luglio 1820). Il maggiore patriota biscegliese fu Ottavio Tupputi, nobile figura di cospiratore (per due volte condannato a morte), di militare (partecipò come generale alla campagna napoleonica di Russia) e di uomo politico, al quale la città natale eresse un busto in piazza Margherita nell’anno 1911.

Bisceglie comprende un’area moderna e il caratteristico borgo antico, situato in posizione elevata, all’interno delle mura Aragonesi, e risalente all’epoca normanna. La città vecchia è costituita da un intricato complesso di vicoli che si dipartono a raggiera dalla Cattedrale e da un agglomerato di case addossate le une alle altre. Essa offre molteplici testimonianze storiche, quali la Cattedrale (XI-XIII sec.), il Castello di epoca sveva e la Torre Maestra di epoca normanna.

Fino agli anni Sessanta del secolo scorso l’economia biscegliese si basava esclusivamente sull’agricoltura, settore in cui lavorava la maggior parte della popolazione attiva. Successivamente c’è stata un’inversione di tendenza verso il settore terziario e verso attività di tipo industriale con la creazione di aziende manifatturiere. Oggi, nonostante la progressiva evoluzione di tali settori produttivi, l’agricoltura resta un’attività di fondamentale importanza, che alimenta un fiorente commercio di esportazione in Italia e all’estero. Tra i prodotti agricoli locali, il primo posto spetta all’uva da tavola.

Altra importante ricchezza locale sono le olive, da cui si ricava un eccellente olio. Notevole è la produzione delle ciliegie, adoperate anche nell’industria conserviera, delle mandorle e degli ortaggi.

L’attività industriale è nel complesso legata all’agricoltura. La più antica è l’industria molitoria dell’olio, seguono l’industria vinicola, l’industria ittica e l’industria marmifera.

Sono fiorenti le attività commerciali e turistiche, meno sviluppato l’artigianato.